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Il libro accompagna il lettore alla riscoperta dell'Odissea, immergendolo nei viaggi per mare compiuti dall'eroe Ulisse, scandendo le sue affascinanti avventure con proverbi calzanti e riflessioni suggestive. Il guerriero e gli altri personaggi sono presentati nelle loro caratteristiche umane, nelle pulsioni che a volte governano il loro agire e nei pensieri che tormentano le loro anime. Quando giunge a Scheria presso il popolo dei Feaci e il palazzo del re Alcinoo, l'astuto Ulisse tenta di ingraziarsi il sovrano dopo aver indotto all'amore la sua giovane, tenera e inesperta figlia: Nausicaa. L'eroe, reduce dalla guerra di Troia e poi da numerosi eventi nefasti, ha bisogno di sostare su una terra tranquilla; ogni volta in cui ha cercato di fare ritorno a Itaca e riabbracciare la sua famiglia, il fato o forse le sue stesse scelte lo hanno condotto altrove. Ha conosciuto o combattuto i Ciconi, i Lotofagi, Polifemo, la maga Circe, le sirene, i 'mostri' Scilla e Cariddi, la Dea Calipso, mentre sua moglie Penelope e suo figlio Telemaco finiscono col dover affrontare l'invasiva e indecorosa presenza dei Proci nel loro palazzo. Come il ragazzo diventa uomo - anche grazie all'allenamento con Filottete - e riesce a cacciare gli ospiti sgraditi, così anche suo padre Ulisse attraversa una mutazione suggerita dalla navigazione solitaria verso isole sconosciute, dalla nostalgia per i compagni perduti e per la sua Itaca, spesso offuscata dal desiderio di vivere nuove sfide e fare nuovi incontri.